La lana si adatta perfettamente ai nostri tempi: è una fibra naturale al 100%, ecosostenibile e rinnovabile, efficiente dal punto di vista energetico e biodegradabile. Un materiale antico ma al contempo altamente tecnologico, tutt’ora ineguagliato nonostante i continui tentativi di riprodurne artificialmente le qualità. Ma c’è lana e lana. Ogni tipo di vello non è mai identico a se stesso. La lana cambia ogni anno in relazione al clima, al pascolo, alla razza, al singolo animale e alla cura che l’allevatore dedica al suo gregge. Per questo al momento dell’acquisto è importante poter scegliere lana tracciabile, che consenta di conoscere tutte le fasi produttive, dalla pecora fino al consumatore finale. Una personalizzazione che tutela gli allevatori, fa crescere la consapevolezza dei consumatori e garantisce la qualità del prodotto. Inoltre, solo in questo modo è possibile dimostrare la conformità di un prodotto a standard etici e di ecosostenibilità. In tutta Europa la lana oggi è in pericolo: la maggioranza delle pecore viene allevata solo per la carne e per il latte e la quota tessile diminuisce progressivamente a fronte di una produzione asiatica in continua crescita. Così, parte della produzione laniera corre il rischio di essere abbandonata, e con questa il popolo dei transumanti e i loro armenti. L’utilizzo di lane autoctone rappresenta non solo un supporto per i produttori, ma anche un’azione di recupero di una risorsa tradizionale, la riscoperta di antichi saperi e un sostegno alla nascita di microeconomie all’interno dei contesti rurali. Le lane tipiche, storicizzate, vanno a collocarsi in una fetta oggi non esistente di mercato sostenibile, non solo dal punto di vista economico ma anche in senso lato, visti i presupposti di ecologicità e tracciabilità della materia prima, della catena produttiva e quindi del prodotto finito. Promuovendo azioni concrete a favore di allevatori e di razze ovine in via di estinzione e offrendo un supporto essenziale per contrastare la loro scomparsa, gli allevatori, i produttori, i trasformatori e i consumatori di lana possono diventare parte attiva di un ampio progetto di salvaguardia dell’ambiente e di coloro che lo abitano.
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