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Valentina sotto la neve


6-18 dicembre 2011

Alla faccia della spolverata di neve! Venerdì, arrivati in vista di Aosta, mentre ero ancora in autostrada, abbiamo quasi girato la macchina per tornare indietro. Dal finestrino si vedevano i fianchi delle montagne più basse già spolverate di neve fresca. Dove ci trovavamo ancora non nevicava, ma evidentemente mancava poco. Non avendo mai montato le catene in vita mia, mi è preso il panico quando i primi fiocchi di neve, grossi come prugne, sono caduti pesantemente sul vetro. Diligentemente ci siamo accodati ai camion e ad alcune macchine che avevano rallentato in maniera prudente, mentre guardavo sbigottita le auto con targa locale sfrecciare alla mia sinistra. In poco tempo la situazione è peggiorata, e la neve ha iniziato ad attaccarsi all’asfalto,diventato già un manto bianco dove non passava la colonna di macchine. I fiocchi poi si sono fatti più leggeri e le macchine in sorpasso sono state sempre meno. Abbiamo tenuto duro fino a Saint Pierre, dove la situazione è diventata decisamente critica. Non si vedeva quasi più nulla, solo enormi fiocchi bianchi che oscuravano la visuale e coprivano la macchina a una velocità impressionante. A un certo punto le gomme da neve hanno smesso di tenere la strada, slittando senza riuscire ad avanzare di un metro, e ci siamo ritrovati di traverso in mezzo alla strada. In salita. Sono queste le situazioni che ti fanno pensare: «Ma perché? Perché a me? Perché non sono andata tre giorni al mare?». Usciti dalla macchina siamo stati investiti da una folata gelida. In un battito di ciglia eravamo coperti di neve come due ghiaccioli. Montate le catene, siamo ripartiti. Iniziava a farsi tardi, perché mettere le catene non è esattamente una cosa da tutti i giorni e ci ha portato via un bel po’ di tempo (ok, lo ammetto, siamo anche andati a chiedere aiuto a una coppia del posto… ma non si dice!). La parte più divertente comunque è stato il pezzo di strada tra Saint Nicolas e Vetan:  alle tre del pomeriggio non si vedeva più niente per cui, per vedere dov’erano le curve, dovevo usare il navigatore satellitare! Il giorno dopo fuori dalla porta di casa c’erano settanta centimetri di neve: da non crederci. Abbiamo fatto a pallate come bambini e ci siamo pure fatti prestare uno slittino da due bimbette! Due giorni interi di sole, che pacchia!

V.

19 dicembre 2011

Stasera abbiamo fatto la cena di Natale con i colleghi. C’erano tutti, dai capi ai semplici impiegati e magazzinieri. Accanto a ogni tovagliolo c’era una grossa caramella di carta, e ci è stato intimato di non toccarla assolutamente. La cena si è svolta in grande tranquillità, tra brindisi e chiacchiere. Ovviamente il discorso è caduto diverse volte sulla lana, come evitarlo? Finito di mangiare, dopo il caffè e il limoncello, ci è stato spiegato cos’era la caramellona di cartone. Si chiamano Crackers e appartengono alla tradizione inglese e si possono anche fare in casa. Cilindri di carta che, tirandone le estremità, si aprono in due, con un piccolo botto e tanti regalini a sorpresa. Un’idea originale e molto gradita. Ognuno conteneva una coroncina di carta dorata, e le foto imbarazzanti della serata dimostrano che non racconto frottole.

V.

20 dicembre 2011

M.T. mi ha fatto un regalo, non me l’aspettavo. Una bellissima borsa rossa di pelle. Non avevo mai avuto una borsa tanto grande: ci sta dentro il lavoro a maglia (e avanza un po’ di spazio anche per il ferro da stiro!). Regalo più che apprezzato, a cui mi dovrò abituare. Di solito raccatto una borsa dal cumulo di cose che mia madre non porta più, meglio se a tracolla, e la maltratto finché non cede e si distrugge… Mi sa che questa volta dovrò farci un po’ di attenzione.

V.

Valentina e i bizzarri ospiti di Wools of Europe


12 dicembre 2011

Oggi l’aria è più natalizia che mai. In ufficio stelline e palline di feltro penzolano ovunque, e un alberello piccino picciò che ho recuperato dalla soffitta ha trovato il suo posto accanto alla mia scrivania ed è stato addobbato fino a scoppiare. Le scrivanie, poi… Anche loro straripano, ma di fogli, fatture e appunti vari. Sembra che non si riesca a fare stare tutto in un solo posto, è pazzesco. L. ormai ha sempre i ferri in mano e sforna campioncini, cappellini, mantelline, scialli. È  una situazione piacevolmente caotica. È il genere di caos che precede le feste, dove tutti diventano frenetici e le strade sono invase da automobilisti storditi che sembrano aver scordato dove si trova il pedale dell’acceleratore! Ma manca poco a Natale e siamo tutti più buoni, no?

V.

13 dicembre 2011

Ho fatto un regalo di Natale al mio computer. Per la gioia del signor L., due graziose casse di discreta qualità che ho trovato in soffitta. Ora finalmente quando il capo non c’è i topini (io e L.) balleranno a ritmo di musica!

V.

14 dicembre 2011

Ma capitano tutti a me! Oggi pomeriggio sono venuti a visitare la mostra due signori piuttosto anziani. Uno alto alto e magro, l’altro decisamente più basso e calvo. Hanno iniziato a parlare del più e del meno con me e L., e ci raccontavano di fatti e misfatti di quando erano giovani. A un certo punto ho fatto per allontanarmi, perché avevo delle cose da fare, e il signore altissimo mi si è avvicinato e ha attaccato una filippica su una sua compagna di classe, che io conosco, su cui a suo tempo aveva fatto un pensierino, ma che poi si era sposata. «Come sta? Vero che è ancora una bella donnina? Un bel carattere, una gran bella persona…». Non la smetteva più! Cosa posso farci io se hai perso l’attimo? Comunque ho cercato di riavvicinarmi a L. e al signore più basso, che mi sembrava meno verboso, e invece la combinazione tra i due è stata come tra la nitroglicerina e la centrifuga: letale. A un certo punto, prima di riuscire a indirizzarli verso l’esposizione, il signore logorroico mi si è avvicinato a un palmo dal naso e mi ha detto: «Ma com’è che non ce n’erano di ragazze così alte ai miei tempi?». No comment. Credo di essermi lasciata sfuggire una risatina imbarazzata… Mezz’ora prima della chiusura, invece, si è presentato un ragazzino di quattordici anni. L’abbiamo accompagnato alla mostra, e intanto L. gli ha chiesto come mai fosse venuto a visitare l’esposizione. Risposta: aveva preso tre insufficienze oggi, e voleva posticipare più possibile il momento della resa dei conti in casa. Non fosse stato per la faccina seria e mortificata che aveva, mi sarei messa a ridere! L. gli ha spiegato che la strigliata era d’obbligo, e non perché la mamma fosse una strega, ma perché la scuola serve a noi per il nostro futuro, e le insufficienze ci devono aiutare a migliorare e a colmare le nostre lacune. Poco dopo gli ha telefonato la madre, infuriata, che gli ha intimato di rientrare a casa. Immediatamente.

V.

15 dicembre 2011

Stamattina sono entrata nel nostro magazzino. Che impressione: i mucchi di lana scelta che albergavano (ormai da quando sono arrivata qui) indisturbati in tutto lo spazio dello stabilimento, ora sono ordinatamente disposte in balloni rettangolari perfettamente incellofanati, tutti rigorosamente divisi per tipologia ed etichettati, pronti per essere mandati al lavaggio. Presto verranno spediti e il magazzino sarà completamente vuoto. E poi? Be’, in primavera cominceremo a ricevere la lana della nuova tosa, e nel frattempo avremo ricevuto tutti i prodotti ottenuti dalla lavorazione della lana della primavera passata.

V.

Aspettando il Natale con Valentina


28 novembre 2011

Ancora si avverte lo strascico benefico della forte presenza di Agostina qui a The Wool Box. Sembra tra l’altro che si possa già parlare di una prossima data per il corso di feltratura manuale, magari in primavera. Ne sarei davvero felice. Oggi abbiamo lavorato alle nuove foto ambientate tra i colori d’autunno, e finalmente sono pronte anche quelle! Sto anche imparando alcuni rudimenti di contabilità, ma è piuttosto difficile. Il mio stage è quasi giunto al termine, e si avvicina la resa dei conti: il momento in cui dovrò dimostrare di aver imparato qualcosa di più che caricare due fotografie sul sito e chiacchierare con i nostri amici su Facebook. Comunque vada, sono contenta di questi sei mesi: mi hanno dato tanto e insegnato molte cose.

V.

29 novembre 2011

Tutti con l’influenza. Mi sembra di sentire starnutire e tirare su col naso dappertutto. Spero solo di riuscire ad evitarla quest’anno. Stasera devo immergermi nella ressa di Biella per comprare qualcosa per il compleanno di mia madre e per ultimare i regali di Natale. Muoversi nel traffico natalizio è uno strazio, sembra che la gente si dimentichi come si fa a guidare. Tutti hanno la precedenza, tutti hanno fretta e tutti cercano parcheggio puntualmente dove lo cerchi anche tu! Per questo di solito cerco di aver già fatto tutti i regali a fine novembre, in caso contrario potrei rischiare un esaurimento nervoso!

V.

01 dicembre 2012

Abbiamo l’albero di Natale! Il signor L. è andato a comperare un abetino vero su cui appendere le palline di lana e i Babbo Natale lavorati a mano e, chissà, magari anche le pecorelle col maglione. Sono così graziose… in ceramica, completamente lavorate a mano, così come le teste dei Babbi. Abbiamo anche delle ciotoline in ceramica dove si può appoggiare il gomitolo mentre si lavora a maglia, in modo che non rotoli sotto il divano. Io ne ho presa una: sto lavorando a dei guantini multicolore ed è un macello tra fili e gomitoli!

V.

2 dicembre 2011

Oggi è stata una giornata molto bella. Stamattina ho fatto colazione in cremeria con la mia amica del cuore, Ilaria. Poi, dopo una scappata veloce a casa a recuperare stivali, jeans e maglione per montare la cavallina, sono andata direttamente su. Quando l’ho recuperata dal suo recinto era impanata come una bistecca, e mi ci sono voluti 45 minuti per renderla presentabile. Non potevo certo metterle la sella sporca com’era, nonostante la pellaccia robusta e il pelo invernale si sarebbe piagata. Era la prima volta che la montavo da sola, e la seconda che la montavo in assoluto, e mi ha fatto un regalo grandissimo. Sono salita in sella dentro il recinto fangoso in cui si rotola abitualmente, ma il terreno è in discesa e il fango la faceva scivolare. Così siamo uscite e abbiamo raggiunto il prato subito dietro la sua stalla. Le orecchie diritte, il collo teso e le froge vibranti di curiosità, la cavalla si è avviata di buon passo verso il centro del prato, dove a un comando leggero ha iniziato a trottare in un largo cerchio. Sentivo però che aveva davvero tanta voglia di sfogarsi, allora l’ho portata sul piano e appena siamo arrivate sul lato più lungo del prato le ho chiesto il galoppo. L’emozione che mi ha trasmesso è stata il regalo più bello. L’aria frizzante e il sole del primo pomeriggio che ti accarezzano il viso, i muscoli del cavallo che si muovono eleganti e potenti al comando delle gambe, il suono ritmico degli zoccoli sul terreno, la criniera che danza nel vento… Una poesia fatta di sensazioni ed emozioni anziché di parole. Sono rimasta con un sorriso inebetito per tutto il pomeriggio. Non vedo l’ora di tornare da lei!

V.

Cento di questi follower

Oggi vogliamo condividere con voi la nostra soddisfazione nel constatare che ormai siete in 100 a seguirci sulla pagina Facebook di The Wool Box.

Certo, nulla a che vedere con i grandi numeri delle strutture organizzate che, complici spinte e incoraggiamenti commerciali, ci “umiliano” con la loro forza realizzando in pochissimo tempo risultati stellari in termini di contatti. Eppure per noi questo numerino a tre cifre è una piccola grande gioia, per cui ci piacerebbe ricambiare in modo adeguato. Ci pensavamo da tempo e abbiamo trovato il modo per dire grazie. E non soltanto al centesimo iscritto, ma a tutti coloro che in questi mesi hanno contribuito al raggiungimento del traguardo.

Abbiamo deciso così di regalarvi un oggetto inconsueto, il primo di una serie, che potrete utilizzare come portachiavi o, in alternativa, come ciondolo per collana, orecchino, anello, segnalibro, decorazione natalizia o in qualunque altro modo la vostra fantasia vi suggerirà. È realizzato con una base in feltro di lana autoctona biellese, ricamato sul perimetro utilizzando un filato, sempre biellese, in due colori. Il kit comprende anche un occhiello, un ago e una fotografia del prodotto finito.

Fedeli allo spirito del blog, ci piacerebbe che fosse la vostra creatività a completare l’opera: da parte nostra vi forniremo il materiale e le istruzioni (attraverso un tutorial su YouTube) per realizzarlo. Basterà indicare un indirizzo a cui spedirlo nei commenti qui sul blog (che verranno mantenuti nascosti) o via mail info@thewoolbox.it: provvederemo quanto prima a farvelo recapitare, ovviamente a titolo completamente gratuito.

Ancora grazie a tutti i follower. Continuate a seguirci qui sul blog e su Facebook: vi aspettano molte altre sorprese.